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Criteo e le sue piattaforme affiliate, tra cui BidSwitch e BrandCrush, operano attraverso una rete di altissima qualità. Per questo motivo i suoi fornitori (gli “Editori”) devono sempre attenersi e conformarsi alle seguenti linee guida.
I “Siti” includono pagine Web, app mobile e qualsiasi altra fonte di inventory pubblicitaria fornita a Criteo dall’Editore. Per saperne di più sui tuoi obblighi relativi ai dati degli utenti e alla raccolta del consenso, clicca qui.
Gli argomenti elencati di seguito non sono esaustivi. Criteo e le sue piattaforme affiliate, si riservano il diritto di rifiutare o rimuovere Editori o Siti dalla loro rete, a esclusiva discrezione di Criteo. Criteo si riserva il diritto di specificare nel dettaglio, di modificare o di aggiornare questa politica in qualsiasi momento. Criteo si impegna a pubblicare le modifiche direttamente su questa pagina.
1. Divieti sui contenuti
I siti con annunci non devono mostrare i contenuti elencati nelle categorie vietate. Questi comprendono:
1.1 Incentivi commerciali e servizi finanziari
Il sito non deve contenere contenuti che:
- Incentivino in modo ingannevole gli utenti a cliccare su un’offerta di terzi non collegata al contenuto del Sito.
- Offrano agli utenti incentivi in cambio di click sugli annunci, ad esempio per l’accesso a contenuti protetti o per ottenere valuta virtuale, come gettoni o crediti per giochi.
- Promuovano o facilitino schemi Ponzi, schemi piramide, schemi di arricchimento rapido, offerte libere di denaro o altre opportunità di dubbia legalità per guadagnare.
- Promuovano o facilitino programmi di consulenza finanziaria che esagerano i potenziali ritorni economici o forniscono “garanzie” di ritorno finanziario.
- Promuovano guadagni finanziari senza rischi (ad es.: “Nessun rischio!” “Garantito!” “Grossa rendita” “Ritorno del 100% sul tuo investimento!” “Diventa subito ricco” “Rapido e facile!” “Comincia subito a guadagnare”).
- Forniscano informazioni sull’evasione fiscale, sul riciclaggio di denaro o altre attività finanziarie illegali.
1.2 Molestie, incitamento all’odio e alla violenza
Questo comprende, a solo titolo di esempio, contenuti che:
- Esprimono odio o sono discriminatori nei confronti di gruppi o individui in base alla razza, al sesso, alla nazionalità, al credo religioso, all’età o all’orientamento sessuale.
- Diffamano o minacciano gruppi o individui.
- Promuovono la privazione di diritti o la persecuzione di gruppi o di singoli.
- Promuovono gruppi di odio, inclusi quelli che affermano la supremazia in base a razza, sesso, nazionalità, credo religioso, età o orientamento sessuale.
- Promuovono, esaltano o tollerano la violenza nei confronti degli altri.
- Forniscono informazioni sul suicidio o su altre forme di autolesionismo, o li sostengono.
1.3 Siti per bambini
Includono Editori o Siti che:
- Si rivolgono a bambini di età inferiore a quella richiesta per il consenso alla raccolta dei dati personali, come stabilito dalla legge in vigore.
- Mostrano annunci Criteo a utenti di cui all’Editore è nota l’età inferiore a quella richiesta per il consenso alla raccolta dei dati personali, come stabilito dalla legge in vigore.
Nota Bene: Perché i BidSwitch Demand Partner possano accedere al COPPA=3D1 Trading (vedi le nostre Linee Guida per la Pubblicità
qui), i BidSwitch Supply Partner devono garantire che il campo COPPA=3D1 sia correttamente dichiarato in tutte le richieste di offerta:
- Se il Fornitore ritiene che un utente che visualizza il Sito abbia 13 anni o meno.
- Se il Fornitore ritiene che il Sito o i contenuti del Sito siano orientati a bambini di 13 anni o più giovani.
1.4 Contenuti per adulti, nudità, pornografia e rapporti sessuali
Questo comprende, a solo titolo di esempio, contenuti che:
- Sono sessualmente espliciti o di natura pornografica.
- Includono nudità, video e/o immagini di persone in posizioni sessualmente allusive o provocatorie.
- Promuovono o facilitano il sesso a pagamento.
- Comprendono immagini di cartoni sessualmente esplicite, come hentai o ecchi.
- Riguardano feticci, ausili sessuali o giocattoli erotici.
- Includono testo sessualmente esplicito, comprese barzellette, storie erotiche e descrizioni di atti sessuali;
- Includono linguaggio esplicito o eccessivamente volgare.
- Sono vietati ai minori.
- Includono immagini di persone che indossano indumenti trasparenti.
- Forniscono consigli su prestazioni sessuali o infezioni sessualmente trasmesse.
1.5 Contenuti scioccanti, offensivi o fuorvianti
Questo comprende, a solo titolo di esempio, contenuti appositamente ideati per scioccare o terrorizzare l’utente o catturarne l’attenzione mediante dichiarazioni volutamente fuorvianti o assurde.
Sono vietati anche i siti che comprendono contenuti che:
- Sono stati volutamente ideati per scioccare o terrorizzare l’utente o catturarne l’attenzione mediante dichiarazioni volutamente fuorvianti o assurde.
- Condividono false credenze e affermazioni.
- Condividono o diffondono informazioni false o inventate per imitare in modo ingannevole i canali d’informazione.
- Contengono linguaggio o immagini violenti, irrispettosi, volgari o espliciti.
- Sono “vietati ai minori” (“NSFW”) o “terrificanti” (“NMS” ) o hanno contenuti pensati per ripugnare, disgustare o nauseare l’utente.
- Includono l’uso deliberato di affermazioni fraudolente, non corrette o ingannevoli allo scopo di attrarre traffico (cioè degli “acchiappaclick”).
- Vantano l’esattezza di servizi o prodotti astrologici, psichici o paranormali o ne garantiscono i risultati.
- Sono contenuti o siti creati unicamente con l’obiettivo di generare revenue pubblicitarie.
1.6 Alcool, droghe illegali e simili
Questo comprende, a solo titolo di esempio, contenuti che:
- Presentano un uso eccessivo di alcool.
- Promuovono sostanze (comprese sostanze che possono essere legali localmente) che provocano lo “sballo” o comunque alterano lo stato mentale a scopi ricreativi. Esempi: cocaina, salvia divinorum, kratom, metanfetamine, eroina, marijuana, surrogati della cocaina, mefredone, i cosiddetti “sballi legali”.
- Promuovono o facilitano l’uso di droghe ricreative, comprese le droghe mediche o ricreative come la marijuana, anche in giurisdizioni in cui può essere legale ai sensi della legislazione locale. Questo include contenuti relativi a pipe, bong o coffee shop di cannabis.
- Forniscono istruzioni su produzione, acquisto o uso di droghe ricreative.
- Includono suggerimenti o raccomandazioni sull’uso di droghe.
- Facilitano o promuovono la vendita di farmaci da prescrizione.
1.7 Armi da fuoco e da taglio
Sono vietati i siti con i contenuti che:
- Promuovono o facilitano la vendita di munizioni, armi da fuoco, pistole, pistole ad aria compressa, fucili, esplosivi, bombe, fuochi artificiali, coltelli o armi di qualsiasi genere.
- Insegnano a fabbricare bombe o altri esplosivi, o forniscono istruzioni specifiche su come ferire o uccidere.
1.8 Attività illegali o legalmente discutibili
Siti che presentano contenuti non conformi alle leggi in vigore, inclusi, a solo titolo di esempio, siti che contengono, propongono o comunque favoriscono:
- Download, P2P o altre forme illegali di file-sharing.
- Traffico di esseri umani o prostituzione.
- Vendita di beni o servizi illegali.
- Creazione o acquisizione di documenti fittizi o falsi, quali passaporti o altri documenti di identificazione falsi. Informazioni o prodotti ideati per superare test antidroga.
- Hackeraggio o cracking.
- Infrazione o violazione dei diritti sulla proprietà intellettuale di terzi, incluso, a solo titolo di esempio, la violazione del copyright, lo streaming illegale o qualsiasi distribuzione illegale di contenuti protetti da copyright, plagio, ecc…
- Infrazione o violazione di leggi sulla privacy.
- Contraffazione di merci o di valuta.
2. Restrizioni sui contenuti
I siti che mostrano annunci pubblicitari non devono avere contenuti riservati a meno che non siano espressamente approvati da Criteo. I contenuti riservati (elencati di seguito) si riferiscono a contenuti, prodotti o servizi la cui pubblicità può essere consentita solo in determinati Paesi e a determinate condizioni, con l’esplicita approvazione di Criteo.
2.1. Gioco d’azzardo
- Gioco d’azzardo online o offline. Ciò include, a solo titolo di esempio, siti con prodotti di gioco d’azzardo con denaro reale, poker online e offline, bingo e altri tipi di gioco d’azzardo, lotterie, scommesse sulle corse, scommesse sportive, informazioni sul gioco d’azzardo online e giochi online non da casinò, allo scopo di vincere denaro o premi.
- Con “Gioco d’azzardo online” si intende la promozione del gioco d’azzardo online con denaro reale per lucro e/o ‘valore monetario’, nonché la promozione di siti che contengono o collegano a contenuti relativi al gioco d’azzardo online. Con “Gioco d’azzardo offline” si intende la promozione del gioco d’azzardo fisico con denaro reale e/o ‘valore monetario’, attività o organizzazioni.
- Con “Giochi online non da casinò” si intende qualsiasi gioco basato su Internet in cui si paga o si scommette denaro o altri oggetti di valore, in cambio della possibilità di vincere denaro reale o premi in base al risultato dei giochi, come ad esempio sport di fantasia, tornei online o videogiochi giocati per denaro o premi.
- Lotterie, concorsi o altre estrazioni a sorte promozionali sono permessi quando i premi vengono assegnati senza esborso di denaro da parte dei partecipanti. Questi Siti devono essere conformi a tutte le leggi in vigore.
2.2. Bevande alcoliche
Contenuti che promuovono o pubblicizzano superalcolici, acquaviti, vino, birra e altre bevande alcoliche.
2.3. Tabacco
Contenuto che incentiva o promuove l’uso di tabacco o di prodotti connessi al tabacco, di vaporizzatori o di articoli correlati (inclusi, a solo titolo di esempio, sigarette elettroniche, vaporizzatori, dispositivi per la vaporizzazione, pipe, bong, sigarette, sigari, cartine per sigarette, tabacco senza fumo o qualsiasi altro prodotto correlato).
- La pubblicità che invita chiaramente a smettere di fumare è consentita nei Paesi autorizzati e soggetta a restrizioni specifiche.
- Le sigarette elettroniche e il tabacco da masticare non possono essere pubblicizzati nemmeno quando sono commercializzati come mezzi per smettere di fumare.
Categorie soggette a restrizioni relative a gioco d’azzardo, alcool e tabacco – Clienti di The MediaGrid e BidSwitch
Per le categorie soggette a restrizioni, quali gioco d’azzardo, alcool e tabacco, i fornitori di The MediaGrid e BidSwitch, piattaforme affiliate a Criteo, devono dare il loro consenso per il trading in quelle categorie. Per dare il consenso alle Categorie soggette a restrizioni, contatta il tuo Account Manager. Al cliente potrebbe essere richiesto di accettare alcune condizioni aggiuntive relative alle categorie soggette a restrizioni.
3. Formati pubblicitari, placement e linee guida
Tutti i siti devono rispettare le seguenti linee guida:
3.1 Per i native ads
Qualsiasi formato di native ads visualizzato sul proprio Sito deve essere chiaramente indicato come annuncio. I native ads devono essere chiaramente distinguibili dal resto del contenuto del Sito e includere la dicitura “Promosso”, “Sponsorizzato”, “Inserzione”, oppure una relativa versione localizzata, in modo che sia chiaramente visibile. In linea con le direttive di autoregolamentazione del settore fornite dalla Digital Advertising Alliance (DAA), Criteo richiede che tutti i native ads mostrino l’icona dell’Informativa sulla Privacy di AdChoices o una simile e una zona su cui cliccare che rimanda all’informativa sulla privacy di Criteo. L’icona deve essere di almeno 20×20 pixel e può essere collocata in uno dei quattro angoli dell’annuncio.
3.2 Linee guida generali sulla collocazione degli annunci
Gli annunci non devono essere collocati troppo vicini o al di sotto di pulsanti o di altri oggetti, perché potrebbero interferire con la normale interazione dell’utente con il contenuto o le funzioni del Sito. In particolare:
- Gli annunci non devono essere collocati in punti che coprano o nascondano un’area che gli utenti abbiano interesse a visualizzare durante la normale interazione con il Sito.
- Gli annunci non devono essere collocati in aree dello schermo su cui gli utenti possano cliccare per errore o toccare con le dita (in un’app) senza intenzione di cliccare sull’annuncio.
- Gli annunci non devono essere collocati su una schermata senza uscita (‘dead end’). Deve essere prevista una modalità di uscita dal Sito senza cliccare sul contenuto dell’annuncio (ad esempio, un pulsante ‘Indietro’ o ‘Menu’).
- Gli annunci non devono essere collocati, generati o essere eseguiti in background sul dispositivo.
- Gli annunci che si caricano automaticamente in background, cioè al di fuori dell’app utilizzata o della pagina Web visitata, sono vietati.
- Gli annunci non devono essere lanciati prima dell’apertura del Sito o dopo la sua chiusura.
- All’utente deve essere chiaro a quale Sito è associato l’annuncio o in quale viene implementato.
- Tutti gli annunci e le relative collocazioni che il proprio Sito genera devono rimanere esclusivamente nell’ambiente del Sito stesso, incluse le aree del sito “widgettizzate”.
- Gli annunci e le collocazioni delle inserzioni che il Sito genera non devono interferire con gli altri siti, annunci o con il funzionamento del dispositivo, inclusi, a solo titolo di esempio, le funzioni del sistema operativo, i pulsanti e le porte del dispositivo.
- Gli annunci non devono essere collocati in modo che possano interferire con la visualizzazione, la navigazione o l’interazione con il contenuto principale e la funzionalità del Sito. Tra gli esempi: un annuncio interstitial attivato ogni qualvolta un utente clicca all’interno del Sito.
- Gli annunci non devono essere collocati su schermate non basate su contenuti, quali schermate di ringraziamento, di errore, di accesso o di uscita, perché potrebbero confondere l’utente facendogli credere che gli annunci siano contenuti veri e propri. Sono incluse anche le schermate che gli utenti possono vedere al momento del lancio del Sito, eventualmente prima di lasciarlo o dopo l’esecuzione di un’azione specifica sulla schermata, come un acquisto o un download.
- Notare che gli annunci interstitial sono consentiti in ambienti in-app unicamente quando sono conformi alle linee guida di Criteo per gli annunci interstitial in-app (vedi più avanti).
3.3 Annunci pop-up, interstitial proibiti e altri annunci invasivi
Gli editori non devono mostrare gli annunci in modo da confondere o disturbare l’esperienza dell’utente, inclusi, a solo titolo di esempio:
- Annunci postitial (con o senza timer di conto alla rovescia): questi annunci vengono mostrati dopo che l’utente ha cliccato su un link e lo costringono a chiudere l’annuncio o ad attendere un certo numero di secondi prima di poter passare a un’altra pagina.
- Annunci prestitial (con o senza conto alla rovescia): questi annunci vengono visualizzati sui dispositivi mobile o su una pagina Web prima del caricamento del contenuto e per proseguire e vedere il contenuto costringono l’utente o a chiudere l’annuncio oppure ad aspettare un determinato numero di secondi.
- Annunci pop-up (sopra, sotto o all’uscita): questi annunci appaiono sulla schermata dell’utente e coprono il contenuto principale, bloccandone l’accesso finché l’annuncio non viene chiuso.
- Annunci espandibili automaticamente: questi annunci si espandono automaticamente senza la volontà o l’azione dell’utente (ad es., click, tocco).
3.4 Sticky footer (Web mobile)
Gli sticky footer (annunci fissi a piè di pagina) si “incollano” e restano sulla parte inferiore della pagina mobile, che l’utente stia o meno scorrendo la pagina stessa. Gli Editori possono utilizzare gli sticky footer solo se rispettano le seguenti restrizioni:
- Gli annunci fissi a piè di pagina devono includere un pulsante chiaramente individuabile che ne permetta la chiusura.
- Il pulsante di chiusura deve essere di dimensioni sufficienti da evitare click accidentali o non intenzionali sull’annuncio in modo da poter essere utilizzato anche da dita “grosse”.
- Il pulsante di chiusura deve essere collocato separatamente dal contenuto dell’annuncio per evitare click accidentali sull’annuncio stesso.
- L’annuncio non deve occupare più del 30% dell’altezza della porzione principale di contenuto della schermata.
3.5 Click incentivati o ricompensati
- Gli Editori possono offrire ai loro utenti l’opportunità di visualizzare annunci in cambio di ricompense o incentivi, ma solo se l’utente non viene forzato né incoraggiato a interagire con l’annuncio, ad es., con click incentivati.
- Gli Editori non devono, direttamente o indirettamente, fornire incentivi agli utenti in cambio di click sugli annunci, oppure fare uso di qualsiasi meccanismo o ricompensa in denaro per incentivare i click.
3.6 Per gli annunci video
- L’inventory video proveniente da un sito è consentita solo quando questo:
- possiede il lettore video,
- possiede i contenuti video, oppure
- detiene diritti di vendita esclusivi per i contenuti video.
- Nelle sue chiamate l’inventory video proveniente da un sito deve fornire informazioni accurate nei campi dell’URL di descrizione e qualsiasi altro parametro richiesto per ogni unità di annuncio.
- Interazione dell’annuncio con il lettore video. Quando Criteo o le piattaforme affiliate restituiscono un annuncio in risposta alla richiesta di un editore, la pubblicità deve essere visualizzata finché:
- l’annuncio stesso non è più in esecuzione
- l’utente salta o chiude l’annuncio, oppure
- l’utente finale abbandona il contenuto del video, ad esempio chiudendo la finestra del browser con la pagina dove viene visualizzato il video. Quando un utente clicca su un annuncio la riproduzione dei contenuti deve essere messa in pausa.
- Placement dell’annuncio video: in qualsiasi momento, all’interno del lettore video può essere mostrato un solo annuncio video. L’editore non può:
- oscurare, nascondere o rimuovere qualsiasi elemento delle unità pubblicitarie,
- posizionare l’annuncio in modo che interferisca con riproduzione, pausa, volume o qualsiasi altro controllo del lettore video, oppure
- codificare gli annunci nel flusso di contenuti.
- Sono vietati gli annunci pre-roll lunghi che non possono essere ignorati. I pre-roll, che includono uno o più annunci con una lunghezza combinata di visualizzazione oltre i 31 secondi e che non possono essere ignorati dopo i primi 6 secondi, sono vietati.
- Annunci statici o animati e/o grandi annunci display sovraimposti al lettore video per più del 20% OPPURE che appaiono sulla terza parte centrale del lettore video sono vietati.
- Gli annunci video con sonoro a riproduzione automatica sono vietati; l’audio deve essere avviato dall’utente.
- La lunghezza dell’annuncio video (VAST) deve essere inferiore alla lunghezza del contenuto in cui viene pubblicizzato (cioè, un annuncio di 30 secondi non deve accompagnare un video di soli 15 secondi di contenuto).
4. Ulteriori linee guida per le app mobile
4.1 Densità degli annunci
Le app non devono mostrare annunci che, in verticale, coprano più del 30% dell’altezza del contenuto della schermata. La regola del 30% si applica agli annunci “sticky” e a quelli in-line, oltre che agli annunci a scorrimento (scroll over) a schermo intero (annunci che richiedono all’utente di far scorrere l’annuncio per visualizzarne il contenuto). Sono consentite eccezioni per gli interstitial, se conformi alle linee guida Criteo per gli interstitial.
4.2 Autorizzazioni delle app, app esterne agli store ufficiali
- Gli annunci Criteo non devono essere mostrati su app originate da fonti diverse da quelle degli store ufficiali
- Gli annunci Criteo non devono essere mostrati su nessuna app che sia stata rimossa dagli store ufficiali
- Nel caso in cui un’app sia stata rimossa dallo store a causa di problemi legati alle relative autorizzazioni, l’Editore non deve attivare nessun annuncio Criteo finché l’app non è stata ulteriormente revisionata e ripristinata sullo store.
4.3 Annunci sulla schermata di blocco, sulla schermata salvaschermo e annunci eseguiti al di fuori di un ambiente app
A meno che il Sito sia un’app esplicitamente pubblicizzata come utilità di blocco schermo, gli editori non possono mostrare annunci sulla schermata di blocco del dispositivo dell’utente, o comunque utilizzare funzioni che la monetizzino.
4.4 Interstitial accettabili (in-app)
Gli interstitial in-app sono annunci a schermo intero che appaiono nelle fasi di transizione naturali delle app, ad esempio quando si mette in pausa un gioco, prima o dopo la visualizzazione dei risultati di un gioco o tra due diverse attività all’interno dell’app.
Gli Editori delle app sono autorizzati a utilizzare interstitial solo se conformi a quanto segue:
- Devono contenere un pulsante di chiusura chiaro e identificabile che consenta agli utenti di saltare l’annuncio e di tornare all’app.
- Il pulsante di chiusura deve essere di dimensioni adeguate e collocato sufficientemente lontano dal contenuto pubblicitario per evitare click accidentali (fenomeno del “fat finger”).
- Possono essere mostrati solo all’interno dell’ambiente app.
- Non devono essere mostrati in modo da causare click non intenzionali o accidentali.
4.5 Linee guida per il pulsante di chiusura
Determinati formati di annunci, come gli sticky footer o gli interstitial (in-app) richiedono la presenza di un pulsante di chiusura chiaro e identificabile per eliminare l’annuncio. Criteo vieta qualunque meccanismo che ritardi la visualizzazione del pulsante di chiusura, come i countdown. Indipendentemente dal canale o dall’ambiente, sono vietati pulsanti di chiusura piccoli, assenti o collocati in modo da interferire con la possibilità degli utenti di chiudere l’annuncio.
Nel mostrare il pulsante di chiusura occorre attenersi alle linee guida che seguono:
- Il pulsante di chiusura deve essere di dimensioni sufficienti da evitare click accidentali o non intenzionali sull’annuncio (fenomeno del “fat finger”).
- Deve essere collocato al di fuori del contenuto dell’annuncio per evitare click accidentali sull’annuncio stesso.
- Gli interstitial devono contenere un pulsante di chiusura chiaro e identificabile che consenta agli utenti di ignorare l’annuncio e tornare all’app.
- Il pulsante di chiusura deve essere collocato nell’angolo superiore destro per evitare i click accidentali o non intenzionali.
5. Linee guida sulla qualità del traffico
La qualità del traffico è di suprema importanza per Criteo, per questo chiediamo agli editori di evitare le pratiche che seguono.
5.1 Click, installazioni, attribuzioni e conversioni non validi
Tra le attività non valide vi sono click, impression, conversioni, installazioni o attribuzioni generati senza un legittimo intento dell’utente e che possono gonfiare artificiosamente i costi per l’inserzionista o il guadagno dell’editore. Tra le attività non valide si annoverano il traffico intenzionalmente fraudolento, oltre a impression, click, attribuzioni e installazioni accidentali. Agli Editori sono vietate tutte le forme di attività non valide, come specificato di seguito, e i Siti non devono contenere un codice che generi artificialmente richieste di offerte, impression, click, installazioni o attribuzioni.
Tra le attività non valide vi sono, a solo titolo di esempio, quelle indicate di seguito.
5.1.1 Click non validi
I click sugli annunci Criteo devono essere riconducibili a utenti umani con interessi reali. Qualsiasi metodo o meccanismo che generi artificialmente click o impression è severamente proibito, inclusi, a solo titolo di esempio:
- Click generati da editori cliccando sui loro stessi annunci.
- Click ripetuti sullo stesso annuncio.
- Editori che incoraggiano gli utenti a cliccare sui loro annunci (tra gli esempi: frasi che incoraggino gli utenti a cliccare sugli annunci; implementazione di annunci che possano causare un volume elevato di click accidentali; incentivi monetari o non monetari, oppure ricompense per click, ecc.).
- L’utilizzo di strumenti automatici per cliccare o di fonti di traffico, robot o altri software ingannevoli, click spam o click injection.
- L’utilizzo di altri meccanismi artificiali che servono a generare o gonfiare i click.
- I click generati al di fuori della superficie dell’annuncio non verranno conteggiati come intenzionali.
5.1.2 Installazioni e attribuzioni non valide
Per Criteo, un’installazione è avvenuta quando un utente apre un’app per la prima volta dopo averla scaricata da un app store ufficiale. L’installazione di un’app e la sua attribuzione devono essere il risultato di un’attività legittima dell’utente. Gli Editori non devono utilizzare, direttamente o indirettamente:
- Qualunque meccanismo volto a sottrarre artificialmente il credito per l’attribuzione dell’installazione di app.
- Qualunque meccanismo o tattica finalizzati a catturare il traffico organico, prendersi il merito per un utente o gonfiare il valore dell’utente, come click spam o click injection.
- Qualsiasi meccanismo inteso a generare installazioni che non siano il prodotto di un legittimo interesse dell’utente, quali simulazioni su dispositivi emulati (spoofing sull’utente) o attraverso false richieste (SDK spoofing).
- Qualsiasi meccanismo inteso ad arrogarsi artificialmente il merito dell’attribuzione dell’installazione di un’app, come ad esempio l’appropriazione di installazioni o di click, SDK spoofing, click spam, click injection o click flooding.
5.2 Rendering di annunci
È severamente vietato il rendering degli annunci attraverso i metodi che seguono:
- Iniezione di annunci: agli Editori è severamente vietato l’uso di meccanismi di iniezione di annunci per il rendering o la sostituzione di annunci sul sito di un editore o di un inserzionista.
- Annunci nascosti: annunci che non sono visibili dall’occhio umano per dimensioni, colore, opacità o altro.
- Annunci sovrapposti: annunci che vengono visualizzati uno sull’altro, con lo scopo di generare impression multiple per ogni singola richiesta di offerta.
- Pre-rendering del browser: gli Editori non devono effettuare ad call prima del rendering dell’annuncio senza poi fare il rendering dell’annuncio reale.
- Gli Editori non devono acquisire traffico e impression mediante attività dannose o ingannevoli (installazioni di barre di strumenti, malware, adware, ecc.).
- Auto-refresh: gli Editori non devono utilizzare l’auto-refresh degli annunci salvo esplicita autorizzazione di Criteo. Ci riserviamo il diritto di revocare l’autorizzazione in qualsiasi momento. L’auto-refresh degli annunci deve essere limitato a una frequenza minima di 30 secondi.
5.3 Manipolazione dei dati personali
Gli editori non devono, direttamente o indirettamente:
- Nascondere, manipolare o ruotare l’indirizzo IP originale dell’utente.
- Confondere o alterare il device_id o qualsiasi informazione personale.
- Creare o generare un device_id virtuale o qualsiasi informazione personale.
5.4 Manipolazione utente-agente
Gli Editori non devono, direttamente o indirettamente, mascherare, modificare, ruotare o comunque manipolare in nessun modo la stringa utente-agente dell’utente.
5.5 Uso scorretto dei cookie
- Cookie stuffing: agli Editori viene fatto divieto di acquisire cookie con l’intento di inserirli nella cache del browser o in una transazione http, allo scopo di fingere che un legittimo utente abbia visitato il dominio di un inserzionista o di un editore
- La manipolazione dei tracker (cookie) di Criteo in qualsiasi modo o forma è severamente vietata.
5.6 Manipolazione di header HTTP
La manipolazione dei campi degli header HTTP è severamente vietata.
5.7 Manipolazione delle aste
Gli Editori non devono cercare di interferire con l’asta di impression di annunci, né farne cattivo uso o comunque cercarvi un vantaggio scorretto, incluso, a solo titolo di esempio:
- Effettuare ripetute ad call a Criteo per una singola impression.
- Utilizzare un qualsiasi meccanismo o codice per generare più visualizzazioni di annunci da una singola risposta al bid di Criteo.
- Utilizzare un qualunque meccanismo o codice che possa interferire con il codice Criteo o alterarne l’integrità o le prestazioni.
5.8 Manipolazione di URL, ID Dominio e App (ID Bundle)
- Agli Editori è fatto divieto di spoofing o di alterare una qualsiasi delle seguenti informazioni: URL della pagina, dominio, app id, bundle id.
- Gli Editori non devono falsare, alterare o travisare la sorgente, il dominio, l’app_id o l’URL di origine.
5.9 Fonti di traffico proibite
Gli Editori non devono utilizzare fonti di traffico proibite per generare impression di annunci Criteo. Le fonti proibite includono:
- Il traffico generato da attività avviate da macchine o da browser non legittimi, tra cui, a solo titolo di esempio:
- Botnet o crawler
- Traffic farm, data center, server ospitati in strutture di co-locazione o di hosting
- Macchine virtuali (sia ospitate in un server che in un ambiente virtualizzato)
- Emulatori
- Adware/Malware: traffico generato da ad call sia su impression che su click, mediante un software diverso da un browser legittimo
- Traffico proxy: traffico che viene indirizzato attraverso server proxy, in cui l’origine del traffico stesso viene mascherata, e che include, a solo titolo di esempio, proxy anonimi come Tor
- Traffico da Paesi o regioni soggette a sanzioni da parte dello United States Office of Foreign Assets Control (OFAC) o da qualsiasi altro ente normativo in vigore.
5.10 Progettazione di siti dannosi e pratiche ingannevoli
Gli Editori e i loro Siti non devono, direttamente o indirettamente:
- Compromettere la sicurezza della Piattaforma Criteo. delle piattaforme affiliate o dei loro utenti.
- Effettuare ad call di arbitraggio o a “catena”, che comportano tempi di caricamento, rendering o altri consumi di software/hardware del computer anomali.
- Generare impression per aggirare le scelte esplicite del consumatore (ad es. il blocco delle pubblicità).
- Modificare le preferenze dell’utente o le impostazioni del browser.
- Avviare i download senza un esplicito consenso dell’utente.
- Reindirizzare automaticamente l’utente verso un’altra pagina senza prima avere il suo consenso.
- Confondere o fuorviare intenzionalmente gli utenti.
- Controllare il contenuto sulle app mobile.
- Forzare i download per l’accesso ai contenuti (ad es, barre degli strumenti o qualunque tipo di software o codice introdotto forzatamente sul device di un utente).
- Contenere, distribuire o promuovere adware, spyware, applicazioni P2P, malware, virus, worm, trojan horse o altri codici informatici dannosi.
6. Supply chain trasparente
Criteo si impegna a fornire un ecosistema sicuro e trasparente sia ai propri clienti inserzionisti sia agli editori. Supportiamo le iniziative del settore, come i file ads.txt e app-ads.txt dello IAB (International Advertising Bureau) che puntano a migliorare la trasparenza della supply chain nel programmatic advertising.
I nostri editori devono implementare i file ads.txt e app-ads.txt dichiarando correttamente i venditori (con cui lavorano e che autorizzano a vendere il loro inventory) nei loro file ads.txt e app-ads.txt.
Criteo si riserva il diritto di escludere automaticamente il traffico segnalato come non autorizzato attraverso i suoi sistemi di monitoraggio.
Nota Bene: Per i clienti di BidSwitch:
- I Demand Partner che utilizzano la piattaforma BidSwitch possono scegliere di consentire/bloccare tutte le richieste di offerta senza autorizzazione ads.txt al livello di loro scelta: Diretto, Rivenditore, Sconosciuto.
Questi controlli sono disponibili tramite Gruppi di targeting sulla piattaforma BidSwitch e possono essere applicati sempre o solo in casi specifici.
Aggiornato a gennaio 2023
Versione precedente disponibile qui.