Recentemente, abbiamo intervistato più di 1000 consumatori statunitensi per capire come scoprono, navigano in rete e acquistano, e perché è necessario un deciso cambiamento nel modo di pensare delle aziende quando si tratta di fare pubblicità per il prossimo decennio.
Gli executive di Criteo hanno condiviso le loro idee riguardo ai principali trend su cui ogni marketer dovrebbe prepararsi per il 2020.
1. Conquistarsi la fiducia del consumatore sarà fondamentale per il successo delle aziende nei prossimi dieci anni.
Oggi che siamo nel 2020, i dati sono la spina dorsale dell’economia omnichannel e la fiducia del consumatore è fondamentale per le relazioni con il cliente. Regolamenti come il GDPR e il CCPA (California Consumer Privacy Act) sono solo due esempi di normative di protezione che puntano a tutelare la privacy dell’utente.
“Il nostro settore esiste perché le persone vengono coinvolte dal contenuto degli editori, utilizzano gli strumenti degli sviluppatori, prendono in considerazione e acquistano prodotti dai brand. La capacità di utilizzare correttamente l’identità non è un elemento scontato, ma piuttosto qualcosa che si deve acquisire e poi mantenere. Stabilire un certo tipo di fiducia con il consumatore richiede che si chiariscano le modalità di utilizzo dei dati e si rispettino poi gli accordi.”
— Marc Grabowski, Vice Presidente Esecutivo, Supply
2. Il retail media advertising richiede livelli elevati di flessibilità, trasparenza e controllo.
Recentemente Nike ha interrotto le sue vendite su Amazon. Nel 2020, piuttosto che contare unicamente sui distributori giganti, da parte di un numero sempre maggiore di brand prevediamo di assistere alla creazione di relazioni trasparenti e reciprocamente proficue con i partner, oltre che concentrarsi sull’incremento del traffico verso i loro siti Web.
“Nel 2020, vedremo brand chiedere di più dai loro investimenti su retail media, shopper e trade marketing. Non basta raggiungere lo shopper al punto di acquisto e neanche raggiungere un obiettivo di ritorno sull’investimento pubblicitario; i brand si aspettano dalla loro spesa per i retail media la flessibilità, il controllo, la trasparenza e la responsabilità che hanno dalle loro campagne pubblicitarie digitali tradizionali.”
— Geoffroy Martin, General Manager, Supply & Retail Media
3. Le app diventeranno sempre più importanti per tutto il consumer journey.
Parlando di mobile, nel tempo le integrazioni third-party hanno significato l’aggiunta di elementi complessi che potevano appesantire il caricamento di un’app e rallentarne l’esecuzione. Nel 2020, gli sviluppatori di app avranno bisogno di partner tecnologici che offrano soluzioni leggere e semplici da implementare, supportate da pratiche trasparenti e assistenza continua.
“Assistiamo a un grande sviluppo di app per ‘marketplace’, che consentono rapidità e un circolo virtuoso sia sul lato dell’offerta che della domanda. Dal punto di vista dell’utente, grazie a queste app, per le aziende è più facile e immediato rispondere alle esigenze quotidiane dei consumatori. Allo stesso tempo, aziende monoprodotto direct-to-consumer di nicchia stanno proliferando e le app aziendali hanno subito una rapida diffusione.”
— Mike Ng, Vice Presidente Senior, Mobile App & Store
4. Nel 2020, connettersi con gli store fisici e l’ecommerce per i retailer è essenziale.
I dati Criteo mostrano che un numero incredibile di shopper presenta un customer journey complesso e non lineare. Se sei un inserzionista con un tracking a compartimenti, non avrai il quadro completo: fuori da ogni comparto sono troppi gli elementi di cui tenere conto. Nel prossimo futuro, i retailer avranno bisogno di una solida soluzione di dati per colmare efficacemente la lacuna.
“Nel 2020, gli elementi chiave per una crescita a lungo termine per i retailer saranno due: incrementare sia il CLV sia l’acquisizione di nuovi clienti. Sarà importante la creazione di una strategia marketing più customer centric, invece che channel centric e la creazione dell’engagement dei clienti secondo i suoi termini e le sue preferenze. Utilizzare con profitto le risorse dello store fisico per continuare a vincere nello spazio competitivo dell’ecommerce è essenziale e i retailer dovranno sviluppare un data set perfettamente connesso per rendere ciò possibile.”
— Tim Rogers, Vice Presidente & Business Owner di Omnichannel
5. La dimostrazione dei valori del brand sarà un elemento centrale per connettersi con i consumatori.
Lo studio Why We Buy di Criteo ha scoperto che la maggioranza dei consumatori USA (51%) dice che i valori del brand influenzano le sue decisioni di acquisto. Più di un terzo (35%) afferma che ha maggiori probabilità di acquistare da un brand se questo dimostra che i suoi valori sono allineati con quelli dell’utente: inoltre, uno su sei ha smesso di acquistare da un brand perché i valori di questo non erano allineati con le sue convinzioni.
“I consumatori si aspettano che i brand prendano iniziative significative per ottenere risultati tangibili. I brand che hanno maggiori possibilità di riuscire sono quelli che hanno un obiettivo in mente. Convinti che siano necessari i fatti, non le parole, creano un dialogo autentico per raggiungere quello che appassiona i loro consumatori.”
— Jessica Breslav, Executive Managing Director, Americhe
6. Per raggiungere i viaggiatori nella fase critica della considerazione, i marketer avranno bisogno dei dati giusti e della giusta tecnologia.
I dati Criteo mostrano che il tempo medio tra il primo touchpoint e una transazione è di 7 giorni, momento in cui una transazione termina in-store, rispetto ai 28 giorni necessari perché una transazione si compia online. Ciò significa ben 4 settimane a disposizione degli shopper dell’ecommerce per pensare e decidersi ad acquistare il miglior prodotto per le loro esigenze*.
“La capacità di influenzare e di coinvolgere gli utenti che cercano, confrontano e prendono in considerazione le diverse opzioni disponibili per loro continua a essere ben presente nella mente di tutti i marketer, anche nel 2020. E questa sfida è più che mai reale se cerchiamo di raggiungere le audience che si trovano oltre gli ambienti protetti, e che passano liberamente tra diversi dispositivi, browser e siti Web. Essere in grado di farlo con successo dipenderà dalla nostra abilità di utilizzare bene quei data set che ci forniscono la reach più ampia su Internet, in combinazione con la tecnologia innovativa che ci permette di cogliere segnali di intento in tempo reale.”
— Cedric Vandervynckt, General Manager, Web
7. Trovare i partner giusti sarà fondamentale per avere successo sul marketplace i per competitivo di oggi.
“L’urgenza di trasformazione continuerà anche nel 2020, e quando i brand cambieranno rotta, dovranno cercare partner che possano assicurare facilmente livelli più elevati di efficienza dei costi, trasparenza e controllo. I partner in grado di garantire queste attese sono quelli che hanno maggiori probabilità di aumentare l’adesione e di offrire una crescita sostenibile a lungo termine.”
— Jessica Breslav, Executive Managing Director, Americhe
Se combiniamo questi insight con la nostra ricerca, una cosa è chiara: i consumatori del 2020 sono degli investigatori. A partire dalla creazione di fiducia e dalla connessione dati in modo conforme e customer centric, fino al pensare attraverso i valori del brand e alla richiesta di trasparenza su tutti i fronti, le aziende avranno bisogno di prestare porre molta più attenzione all’atteggiamento indagatore dei potenziali clienti di oggi.
È giunto il tempo per i marketer di far squadra con partner giusti che possano aiutarli a creare campagne pubblicitarie full funnel al fine di conquistare l’interesse delle persone per il loro brand, mantenendone l’engagement e incrementandone la fedeltà e il CLV, sia online sia offline.
*Shopper Story 2020 di Criteo: il mindset del nuovo consumatore.