Negli ultimi anni, i consumatori si sono adattati a routine drasticamente diverse. Molti hanno cambiato lavoro, casa, o sono comunque entrati in una nuova fase della vita. Hanno anche cambiato radicalmente il modo di fare shopping, da dove si rivolgono per scoprire nuovi brand e prodotti a come valutano e completano un acquisto.
Per comprendere in che misura il commerce si è evoluto, abbiamo analizzato i risultati di diversi studi di Criteo che hanno coinvolto più di 17.000 intervistati nel mondo e studiato i dati sul commerce dei nostri 22.000 clienti inserzionisti di tutto il mondo. Abbiamo anche condotto nuovamente la nostra ricerca Shopper Story, confrontando i risultati del 2021 con quelli del 2019 per vedere come sono cambiati i comportamenti e le preferenze del consumatore durante la pandemia.
Il nostro ultimo report, “Shopper Story 2022: i trend del consumo e il futuro del commerce”, riunisce tutti questi dati e presenta insight esclusivi che non potrai trovare altrove.
Ecco un’anteprima di alcuni dei principali trend dei consumatori per il 2022 che ogni azienda dovrebbe conoscere.
Trend 1: l’eCommerce è cresciuto e ai consumatori piacciono ancora i negozi fisici.
Nel 2019, eMarketer prevedeva che il tasso di crescita dell’eCommerce nel 2020 sarebbe stato del 19% su base annua. Due anni dopo, i dati di eMarketer hanno rivelato che il tasso di crescita reale dell’eCommerce nel 2020 è stato del 25,7%, pari a uno stupefacente importo di 4,21 bilioni di dollari USA.1
I dati di Criteo mostrano che nel 2021 le vendite in-store di retailer omnichannel sono cresciute nei Paesi che hanno allentato le restrizioni antipandemia, come negli Stati Uniti, dove durante l’anno sono aumentate del 20%.2
Il nostro studio Shopper Story 2022 conferma che in Italia i consumatori continuano ad apprezzare i negozi fisici. La “presenza di offerte in-store “, come nel 2019, rimane il principale motivo per cui i consumatori acquistano in negozio. Infatti, 5 consumatori su 10 (54%) indicano questa ragione come ciò che li spinge ad andare in negozio, anche se queste cifre sono inferiori a quelli dello stesso sondaggio che abbiamo effettuato nel 2019, a indicare una minore dipendenza dai negozi fisici per offerte speciali. 3
Inoltre, 4 consumatori su 10 dichiarano di acquistare in negozio se hanno “il bisogno immediato di un prodotto” (46%) e per “la posizione comoda del negozio” (45%), in linea con i trend globali.
Trend 2: la vita sociale riprenderà nel 2022.
Oltre a capire in che modo sono cambiati i comportamenti e le preferenze nello shopping dal 2019, volevamo anche sapere quali attività i consumatori prevedono di riprendere nel 2022.
La ricerca di Criteo rivela che una parte significativa di consumatori non vede l’ora di tornare al mondo reale. Più di un terzo prevede di avere più occasioni di vestirsi in modo elegante nel 2022, per matrimoni e feste, rispetto al 2021. Circa la metà (il 49%) pensa di vedere gli amici con maggior frequenza.4
I nostri insight sulla categoria abbigliamento raccontano una storia simile. Le persone sono pronte a connettersi non solo con le videochiamate e vogliono farsi notare. I dati di Criteo indicano che moltissimi shopper intendono cambiare l’abbigliamento athleisure (da pandemia) con qualcosa più di tendenza.
Trend 3: il video è l’influencer di oggi e di domani
Durante la pandemia, la fruizione di video è schizzata alle stelle, e per un buon motivo: in assenza di svago in presenza, il video è il modo più immersivo e coinvolgente per vivere i contenuti – pubblicità compresa.
Il nostro studio Shopper Story mostra che negli ultimi due anni la quota di utenti italiani che usano servizi con contenuti in streaming, come OTT media, game console e dispositivi Internet TV è aumentata considerevolmente:
In un altro studio Criteo, abbiamo chiesto ai consumatori che cosa fanno dopo aver visto un annuncio video e abbiamo scoperto che il video advertising stimola le ricerche e gli acquisti. Nel mondo, la metà degli utenti dice che acquista i prodotti e i servizi che vede negli annunci video. Più della metà dice che, dopo aver visto un annuncio video, cerca il prodotto o il servizio sul computer (58%) o sul dispositivo mobile (57%) oppure visita il sito Web dell’inserzionista (52%).
Tra i Millennial e la Gen Z, queste quote sono anche maggiori. Circa il 70% cerca i prodotti sul proprio dispositivo mobile e il 60% degli utenti di queste generazioni acquista i prodotti che vede negli annunci video.
Inoltre, più della metà degli utenti (il 58%) usa lo stesso ID email per accedere ai diversi servizi di video streaming sui vari dispositivi. Di questi utenti, i tre quarti (il 76%) usano lo stesso ID email quando fanno shopping online e sulle app. Ciò significa che i marketer possono collegare la visualizzazione di video con i comportamenti di shopping su tutti i dispositivi e i canali utilizzando indirizzi email privacy-safe criptati.
Per approfondire questi trend e per altro ancora, oltre a scoprire consigli su come i marketer possono prepararsi per il futuro della pubblicità, scarica l’intero report:
1Fonte: eMarketer, Global Ecommerce Forecast 2021
2Fonte: dati Criteo, USA, retailer omnichannel, novembre 2021 confrontato con la media di gennaio 2021.
3Fonte: Criteo Shopper Story, Italia, Feb-Mar 2022, N=1076 / Lug-Ago 2019, N=1032.
4Fonte: Criteo Consumer Sentiment Index, globale (Australia, Francia, Germania, India, Italia, Giappone, Corea del Sud, Spagna, Regno Unito, USA), novembre 2021, N=3805.