Riepilogo del webinar: Le 4 C nel nuovo mondo del Commerce Marketing

Recentemente abbiamo presentato un webinar dal titolo “Le prospettive del Commerce Marketing nel 2018” — il primo dei tre episodi della nostra serie sullo ...
Aggiornato il 26 luglio 2018

Recentemente abbiamo presentato un webinar dal titolo “Le prospettive del Commerce Marketing nel 2018” — il primo dei tre episodi della nostra serie sullo stato del retail e sulle tendenze da osservare.

Durante il webinar, abbiamo trattato le quattro C del retail: connettività, contesto, contenuti e cooperazione. Abbiamo illustrato le modalità di acquisto dei clienti durante la stagione delle festività (i giorni e le ore di maggiore attività e altro ancora). Abbiamo quindi analizzato quello che abbiamo visto al CES 2018 e in che modo la connettività e il contesto avranno un ruolo fondamentale per lo sviluppo del retail.

Abbiamo parlato del mondo dei contenuti in evoluzione e del perché la cooperazione sta diventando sempre più importante, specialmente se si tratta dei dati. Infine, sulla base di tutti questi elementi abbiamo dedotto il motivo per cui è ormai giunto il momento di lasciar cadere la “e” di ecommerce per iniziare a considerare il concetto di “commerce marketing”.. Ecco alcuni momenti salienti:

La connettività, sia online che offline, stimola l’omnishopping, e la Generazione Z lo comprende.

  • L’omnishopping è la norma, sia negli USA sia nel Regno Unito. Nel mondo, oggi un numero pari a più dei ¾ dei consumatori utilizza vari dispositivi e canali per la ricerca e l’acquisto di articoli.
  • La Generazione Z è la prima generazione che non solo è cresciuta in un mondo costantemente connesso (come i Millennial), ma che nemmeno ricorda un tempo senza smartphone, elemento essenziale e insostituibile dei suoi acquisti.
  • Eppure, anche se adora la tecnologia, la Gen Z è estremamente “tattile”, tanto che l’esperienza online non è poi così potente quanto il desiderio di un reale engagement con i prodotti prima di acquistarli.y
  • Più della metà di questa generazione dice che i punti vendita dei retail hanno acquisito maggiore importanza.

I “walled garden” sono un problema, ma la collaborazione sui dati offre una soluzione.

  • I brand e i retailer nutrono preoccupazione riguardo ai “walled garden” (giardini murati o ambienti isolati in italiano) di dati di Amazon, Facebook e Google.
  • I tre quinti dei brand e dei retailer condividono già un’iniziativa di collaborazione dei dati e stanno raccogliendo quelli non identificabili personalmente per connettersi meglio con i propri clienti.
  • Il 72% dei dirigenti marketing crede che la condivisione dei dati porterà a una crescita del revenue, dei profitti (65%) e della soddisfazione dei clienti (56%).

Quello che devono fare oggi i brand e i retailer per il successo del commerce marketing

  1. Prepararsi per i periodi di acquisto in occasione di festività, poiché l’ecommerce sta modificando radicalmente la stagionalità del retail.
  2. Offrire esperienze di acquisto ininterrotte, rilevanti e stimolanti su tutti i dispositivi e in tutti i canali.
  3. Approfittare delle tecniche omnishopping, come Showrooming, Webrooming, Click & Collect e Click & Ship.
  4. Raccogliere pool di dati per garantirsi competitività di fronte a Facebook, Amazon e Google.

Non perdetevi il prossimo webinar di questa serie: Mobile Commerce e vendite omnichannel nel 2018.