Siamo alle soglie dell’estate e iniziamo a pensare al periodo delle vacanze come il momento nel quale finalmente potremo riprendere a viaggiare con più tranquillità. È ciò che tutti gli operatori del settore del travel si augurano, per risollevarsi dopo il duro colpo subito a causa della pandemia da COVID-19.
Come ogni anno, Criteo ha analizzato il mercato e ha raccolto nel nuovo Travel Data Pack i dati provenienti da più di 800 operatori del travel di oltre 20 Paesi e da un sondaggio globale che ha coinvolto più di 11.000 intervistati da 9 paesi, Italia inclusa.
Scopriamo insieme le principali tendenze emerse nel primo trimestre del 2021, per avere un’indicazione di ciò che succederà nel settore nei prossimi mesi.
Viaggi aerei: numeri in risalita ma non in tutti i Paesi
I viaggi aerei sono ancora in calo in tutto il mondo, ma in alcuni Paesi come Stati Uniti e Giappone i numeri stanno iniziando a risalire, con i voli interni che mostrano la crescita maggiore.
A poco più di un anno dall’inizio della diffusione globale della pandemia, i dati di Criteo mostrano che in tutto il mondo le prenotazioni di viaggi aerei rimangono del 36% al di sotto della media di dicembre 2019.
Segni di ripresa sono visibili nella Americhe e in APAC e molto meno in EMEA, dove rimangono in vigore chiusure e lockdown in diverse regioni.
Gli affitti per le vacanze stanno guidando la ripresa
Nel primo trimestre del 2021, le prenotazioni di hotel hanno superato i livelli del 2020 solo verso la metà di marzo, con l’aumento della distribuzione dei vaccini in diversi Paesi, ma la prima categoria di viaggio a superare le prestazioni del 2020 è stata quella degli affitti per le vacanze.
La domanda è cresciuta per soddisfare l’esigenza di distanziamento sociale e di soggiorni a lungo termine, scelti sia per momenti di evasione che per usufruire dello smart working offerto dalle aziende.
L’Europa, nonostante i recenti lockdown, sta guidando la ripresa degli affitti, in crescita del 22% a metà aprile rispetto a dicembre 2019.
Come e dove viaggeranno gli italiani?
Mentre il 68% degli intervistati italiani non nasconde la preoccupazione a viaggiare in tempi ancora così incerti, circa la stessa percentuale ha confermato l’intenzione di intraprendere brevi viaggi nei prossimi sei mesi per motivi personali, più facilmente per visitare i propri cari che per svago o vacanza.
L’aumento dei tassi di vaccinazione e l’allentamento delle restrizioni hanno reso i viaggiatori impazienti di riunirsi finalmente con la famiglia e gli amici: Il 58% degli italiani prevede di visitare parenti e amici durante soggiorni della durata di 4 notti al massimo.
Per i prossimi 12 mesi, un italiano su due è predisposto a viaggiare a livello internazionale, mentre l’80% afferma che preferirà i viaggi nazionali a causa delle restrizioni e delle norme sanitarie. Le ragioni per scegliere di non viaggiare sono legate alla paura di contrarre il virus e all’attesa che la situazione sanitaria migliori. Nell’intraprendere un viaggio sono risultati determinanti la possibilità di mantenere le distanze sociali, la possibilità di avere cure mediche e la sanificazione.
Per guadagnare la fiducia dei clienti e stimolarli a prenotare il loro prossimo viaggio, quali sono dunque le tattiche che gli operatori turistici devono adottare?
- Prenotazioni completamente rimborsabili per affrontare la paura dell’incertezza dei viaggiatori. In Italia e nel resto del mondo, il 64% degli intervistati ha detto che sarebbe stato più propenso a prenotare un viaggio interamente rimborsabile.
- Alti standard di distanziamento sociale e garanzia sulle procedure igienico-sanitarie, per mettere a proprio agio i viaggiatori.
- Ottimizzazione del sito web in ottica mobile-first e della user expericence dell‘app, data la crescente quota delle transazioni che si effettuano tramite mobile.
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