3 motivi per cui i marketer necessitano di una decisa strategia omnichannel per il 2020

In questo post, cercheremo di capire perché nel 2020, il migliore shopper non è quello online o quello offline, ma entrambi.
Aggiornato il 22 maggio 2024

Secondo Statista, nel 2019 le vendite di vendite di ecommerce rappresentavano solo un po’ più del 14% di tutte le vendite retail nel mondo ciò significa che quasi l’86% di tutte le vendite retail avvenivano ancora offline.

Indipendentemente da quale sia il canale in cui ha luogo la transazione finale (in-app, mobile web, desktop, in-store o anche il telefono), la mentalità investigativa di oggi riflette i numerosi touchpoint che esistono lungo il percorso del consumatore per l’acquisto, e tutti insieme influenzano la decisione di acquisto.

In questo post, cercheremo di capire perché nel 2020, il migliore shopper non è quello online o quello offline, ma entrambi.

Che cosa fanno gli shopper omnichannel?

Omnichannel significa offrire la possibilità agli shopper di acquistare e di ottenere il prodotto quando e dove lo desiderano. Gli shopper omnichannel utilizzano una gamma di dispositivi, piattaforme e di canali per la ricerca e l’acquisto di prodotti, e vogliono vivere un’esperienza connessa e uniforme tra un canale e l’altro.

Ecco i tre motivi per cui gli omnishopper sono oggi i consumatori di maggior valore:

1. Gli shopper omnichannel spendono di più.

Un sondaggio di Harvard Business Review ha mostrato che gli shopper omnichannel spendono in media il 4% in più ogni volta che entrano in un negozio e il 10% quando fanno shopping online, rispetto a coloro che interagiscono con un’azienda su un solo canale.

2. Gli shopper omnichannel sono più fedeli

Lo stesso studio Harvard ha dimostrato che gli omnishopper hanno maggiore probabilità di tornare. I consumatori coinvolti da compagnie su più canali hanno visitato un negozio fisico con una frequenza maggiore del 23% in un periodo di sei mesi.

Noi di Criteo abbiamo analizzato i dati del nostro Shopper Graph e della nostra base di clienti omnichannel proprio per vedere con quale frequenza acquistano gli omnishopper rispetto agli shopper single-channel.

Su un periodo di 3 mesi**:

  • Gli shopper solo in-store hanno effettuato, in media 2,1 acquisti, rispetto ai 3,34 acquisti degli shopper che hanno visitato anche il sito Web del punto vendita
  • Il 63% di shopper omnichannel ha effettuato 2 o più acquisti, rispetto al 44% degli shopper unicamente in-store

3. Lo shopping omnichannel piace a tutte le generazioni – specialmente alla Gen Z e ai Millennial.

Mentre la Gen X e i Boomer spendono anche di più delle generazioni più giovani, si ritiene che la Gen Z diventerà nel 2010 la più grande generazione di consumatori, già dotata di un formidabile potere di acquisto. Secondo la ricerca di Millennial Marketing, la Gen Z rappresenta fino a $143 miliardi di potere diretto di acquisto ogni anno, e sono negli USA. Senza contare l’impatto che ha sugli acquisti per la casa dei suoi genitori e dei suoi nonni.

La ricerca Shopper Story di Criteo mostra che le generazioni più giovani evidenziano i livelli più elevati di comportamento omnichannel nello shopping. Un’ampia maggioranza della Gen Z e tra i Millennial cerca i prodotti online e poi li acquista nel negozio fisico (85%) ed inoltre effettua acquisti online dopo aver visto i prodotti in un negozio fisico (92%), regolarmente oppure occasionalmente.

I risultati indicano che la Gen Z e i Millennial si trovano perfettamente a loro agio con lo shopping in-app: Il 83% di loro talvolta effettua acquisti in-app, rispetto al 47% di Boomer e della Silent Generation. Inoltre, tre persone su quattro delle Gen Z e dei Millennial hanno riferito che regolarmente oppure occasionalmente ordinano articoli online e li vanno a ritirare in un negozio fisico. Questo traffico offline orientato all’online presenta ai retailer un’altra opportunità di incremento delle vendite.

Nel 2020, la connessione con gli store fisici e l’ecommerce per i retailer è essenziale.

I consumatori di oggi si aspettano di fare shopping secondo i loro termini e scegliere una strategia customer-centric significa offrire loro quello che desiderano, quando lo desiderano e ovunque vogliano ottenerlo. Ecco perché abbiamo lavorato per affinare la nostra tecnologia, in modo da ottimizzare campagne e ottenere risultati sia online sia offline. Molti dei nostri partner hanno superato i loro obiettivi di business connettendosi a dati online e offline, offrendo allo stesso tempo esperienze immediate di brand, sia online sia offline.

Tim Rogers Vice President di Omnichannel di Criteo, è convinto che generare customer lifetime value e acquisire nuovi clienti siano elementi chiave per una crescita a lungo termine per i retailer, e che creare una “strategia marketing più customer-centric, invece che channel-centric” sia quello che più conterà nel 2020. Nel report Shopper Story 2020 di Criteo, Rogers spiega che l’utilizzo ottimale degli store fisici è essenziale per avere successo nello spazio competitivo dell’ecommerce.

Per saperne di più su come Criteo può aiutarti ad adottare un approccio più customer-centric offrendo annunci ai consumatori in base al loro comportamento sia online sia offline, scarica il report Shopper Story 2020 di Criteo: