Il fatturato del settore fashion ha subito una forte flessione a causa della pandemia da Covid-19. I dati dei Fashion Economic Trends elaborati dalla Camera della moda italiana sono chiari e riportano un crollo del 23% nei primi 10 mesi 2020. La situazione nelle imprese del settore resta critica e anche i dati di export restano negativi, malgrado il terzo trimestre abbia segnato un rimbalzo positivo.
In una nota della Camera della moda si legge che nel 2021 l’intervento pubblico sarà altrettanto importante come nel 2020 per sostenere le imprese del settore. Ci si può, tuttavia aspettare un clima migliore, con un progressivo esaurimento della pandemia nel corso del 2021 grazie alla diffusione dei vaccini.
Qual è stato l’unico elemento positivo per le vendite fashion nel 2020?
Senza dubbio l’online, come confermato dalla fotografia scattata da The Business of Fashion e McKinsey & Company nel report globale ‘The State of Fashion 2021’.
Secondo il McKinsey Global Fashion Index, durante la pandemia le vendite eCommerce hanno visto quasi raddoppiare la loro incidenza, sfiorando il 30% del totale. Oltre il 70% dei manager del settore fashion, inoltre, si aspetta che nell’anno in corso il business online dei diversi brand riporti una crescita pari o superiore al 20 per cento. Il 2020 potrebbe essere ricordato come l’anno in cui le vendite al dettaglio di moda hanno registrato il passaggio definitivo verso l’online. In un periodo di soli otto mesi, la quota di vendite di moda eCommerce è quasi raddoppiata dal 16% al 29% a livello globale, facendo un balzo in avanti pari a sei anni di crescita.
Il 2021 si caratterizzerà dunque come un momento di passaggio tra la realtà prima della pandemia e un periodo di ripresa prolungato per l’industria globale della moda e i player focalizzati sul digitale potrebbero ottenere un vantaggio competitivo.