Il luogo di lavoro sta attraversando in tempo reale una radicale trasformazione, che mostra che, qualsiasi cosa accada in futuro, il lavoro, e tutto quello che è relativo al lavoro, non sarà più come prima. Anche se scaturita dalla necessità, l’adozione in massa dello stile di vita del lavoro da remoto (o smart working) in settori come il nostro dimostra che la nostra società è in grado di essere produttiva, efficiente e capace anche lavorando al di fuori dell’ufficio. E questo non l’avremmo mai immaginato.
La nascita del lavoro da remoto
La pratica del lavoro da remoto ha subito storicamente variazioni nel mondo, ma affascina vedere come culture diverse oggi adottino il lavoro da casa, anche se in precedenza questa pratica non veniva facilmente accettata. Ad esempio, l’azienda tecnologica giapponese Fujitsu ha annunciato recentemente che intende ridurre lo spazio adibito a ufficio e consentire al suo personale di lavorare da remoto o da piccoli uffici satellite. Questo tipo di approccio è decisamente nuovo per un’azienda giapponese e indica a quali cambiamenti assisteremo probabilmente nei mesi a venire.
Noi di Criteo, anche se durante tutta la pandemia siamo stati costantemente in contatto con i nostri team, abbiamo condotto un sondaggio presso i dipendenti per sapere se le loro preferenze di lavoro sono eventualmente cambiate in questo periodo. Un sorprendente 91% della nostra forza lavoro, che conta 2.700 persone, ha risposto, dimostrando che l’interesse sull’argomento è molto vivo. Il 75% degli intervistati affermava di voler lavorare di più da casa di quanto faceva prima del COVID-19, e il 93% desidererebbe che ampliassimo il nostro attuale approccio flessibile, quando la pandemia sarà finita. Questi elementi continueranno ad aiutarci a creare l’ambiente di lavoro ottimale per i dipendenti.
La nostra maggiore priorità continua ad essere la sicurezza dei nostri dipendenti e dei nostri clienti, e ciò guida ogni decisione che prendiamo in questo preciso momento. Per questo motivo, tutti i dipendenti di Criteo nel mondo possono lavorare da casa per il resto del 2020. Per quei dipendenti che non possono lavorare da casa riapriremo parzialmente un determinato numero di uffici, con capienza limitata e attuando misure di sicurezza.
Inoltre, poiché si sa ancora così poco del COVID-19, terremo tutti gli incontri, sia interni sia esterni, in modo virtuale, invece che in presenza, per proteggere dipendenti, clienti e fornitori. Sappiamo che diversi Paesi, città e stati stanno iniziando a riaprire, e anche se apprezzeremmo molto rivedere di persona i nostri collaboratori, clienti e fornitori, abbiamo il dovere di garantire la sicurezza di ognuno di loro.
Sostegno e responsabilità ai dipendenti
Anche se molte persone apprezzano sicuramente la maggiore flessibilità del lavoro da casa, ci rendiamo conto che ciò non rappresenta l’ideale per ognuno. Per alcuni è una vera sfida dover lavorare in spazi limitati o dover dividere l’ambiente domestico tra lavoro e cura dei figli. Il riconoscimento di tali sfide e il sostegno ai team sono elementi fondamentali per qualunque azienda che intenda approfittare di un piano di lavoro da remoto. Abbiamo continue conversazioni con i nostri dipendenti per ottimizzare le nostre politiche e sostenere al meglio le varie esigenze dei team.
Per molti, la mancanza di una separazione fisica tra casa e lavoro può rendere difficile “staccare la spina”, cosicché invitiamo i dipendenti a trovare un equilibrio nel loro approccio al lavoro da distanza. Abbiamo informato i nostri responsabili di stabilire chiare aspettative e, anche se invieranno mail durante la notte o i weekend (quando i loro impegni glielo permetteranno), non dovranno aspettarsi le risposte dei team in quei momenti.
Questo contribuisce a non turbare l’equilibrio e il benessere dei nostri dipendenti oltre che a supportarne la capacità di fornire un servizio ottimale ai clienti. Abbiamo raddoppiato l’attenzione per il benessere dei nostri dipendenti, fornendo un maggiore accesso a risorse psicologiche online e di consulenza individuale, sessioni di meditazione basate su Zoom e altri frequenti controlli e discussioni sullo sviluppo della carriera.
Aiutiamo i marketer a guardare al futuro
Oltre a offrire il miglior servizio possibile ai nostri clienti, continueremo anche ad aiutare i marketer a esplorare i trend, in continuo mutamento, dei consumatori e della pubblicità, grazie alle nostre esclusive ricerche e analisi. Ogni settimana, i nostri team monitorano e comunicano gli ultimi trend sui consumatori di 20 Paesi, allo scopo di analizzare l’impatto economico del Coronavirus e ciò che significa per consumatori e marketer. Forniamo questi insight nel nostro Criteo Product Insights Finder, uno strumento interattivo per marketer che desiderano conoscere gli ultimi trend dell’eCommerce in una sola dashboard.
Recentemente, abbiamo lanciato anche un sondaggio presso più di 15.000 consumatori nel mondo, chiedendo loro in che modo il Coronavirus ha modificato il loro stile di vita e le loro abitudini di acquisto. Questi insight vengono condivisi mediante una guida rapida Ripresa 2020 per contribuire a guidare i marketer su quello che è importante per i loro clienti e che si adatta meglio alle loro strategie pubblicitarie per il resto dell’anno.
Uno sguardo al futuro
Ciò che lega i programmi sia per il breve che per il lungo termine è la parola flessibilità. Dobbiamo essere flessibili noi stessi, per adattarci a trend in mutamento, ma anche consentire la stessa flessibilità ai nostri team che ne hanno necessità per essere più produttivi ed equilibrati. Quando la pandemia sarà terminata – speriamo prima possibile – avremo la possibilità di vedere i nostri clienti in persona, e saremo più forti per aver saputo gestire sia il lavoro in ufficio sia quello da casa.
Nel frattempo, restate al sicuro, abbiate cura di voi stessi e arrivederci su Zoom.