L’ampia diffusione del Coronavirus, che causa la patologia COVID-19, oggi è diventata una pandemia globale. Noi di Criteo abbiamo analizzato i dati delle ultime settimane, per comprendere come la diffusione del virus stia cambiando il retail.
Tra i nostri dati vi sono insight provenienti da più di 80 Paesi e da due miliardi di shopper attivi ogni mese, che spendono circa $900 miliardi ogni anno su 20.000 siti circa di eCommerce.1 Da un tale enorme data set, siamo in grado di vedere quali sono i trend globali e regionali (Asia – Area del Pacifico, Europa e Americhe).
In questi momenti, in cui regna l’incertezza e in cui assistiamo a continui richiami alla distanza sociale, alcuni settori saranno più toccati di altri. I ristoranti e i bar sono luoghi particolarmente vulnerabili, come lo sono gli spazi di eventi e i negozi al dettaglio. Allo stesso tempo, i consumatori stanno modificando le loro abitudini di acquisto, mentre alcune aziende e categorie di prodotti vivono un incremento.
Con l’evolvere quotidiano degli eventi, secondo una ricerca di Criteo più della metà (52%) degli americani afferma che aumenterà gli acquisti online nelle prossime due settimane, come conseguenza del COVID-19; mentre il 51% dice che incrementerà online l’acquisto di generi alimentari.2
Ecco quello che mostrano oggi i dati in nostro possesso:
1. Le vendite di generi alimentari stanno crescendo.
Negli USA, negli ultimi giorni, gli acquisti online di generi alimentari confezionati a lunga conservazione sono cresciuti in modo significativo. Rispetto alle prime quattro settimane di gennaio sono aumentati gli acquisti di riso (+432%), farina (+423%), verdure in scatola e in vasetto (+337%), fagioli in scatola e pronti (+433%) e latte a lunga conservazione e in polvere (+378%).
E c’è un motivo: questi articoli sono adatti per tempi difficili, in cui le persone sentono la necessità di “rintanarsi” per maggiore sicurezza. Sono prodotti a lunga conservazione, versatili e offerti spesso in grandi formati, e che facilitano lo stoccaggio di ingredienti che durano.
E ciò non sorprende: la vendita di mascherine e di prodotti per la pulizia domestica, che possono essere utilizzati per ridurre la possibilità contrarre o di diffondere il virus, è schizzata alle stelle all’inizio di marzo rispetto alla prima settimana di gennaio, e ciò ha causato l’esaurimento delle scorte.
2. Nell’Europa del Sud, la vendita di attrezzature sanitarie è in rapido aumento.
In Italia, il 25 febbraio la popolazione si è preparata a cautelarsi stando a casa, dopo un blocco parziale delle attività. All’inizio di marzo le vendite di attrezzature mediche sono schizzate a +286%.
La Francia, che ha messo l’intero Paese in quarantena, ha visto le vendite di attrezzature mediche superare persino quelle di prodotti alimentari all’inizio di marzo, mettendo a segno un +600% circa.
3. Il Regno Unito preferisce latte e frutta a lunga conservazione.
Nel Regno Unito, le vendite di latte a lunga conservazione e in polvere hanno visto un rapido incremento del 350% la scorsa settimana, mentre è stato del 297% l’incremento di vendite di frutta in scatola e in vasetti. Le vendite di farina sono schizzate a +623%.
4. Le transazioni online di fashion e articoli di lusso restano al di sopra dei risultati del 2019.
Già dell’inizio dell’anno, le transazioni nella categoria fashion e articoli di lusso, che comprende articoli come abiti firmati, orologi, gioielli e borse, sono rimaste largamente al di sopra dei numeri del 2019. Il trend di crescita che abbiamo visto nel gennaio 2020 continua ininterrotto, anche di fronte a un peggioramento dell’epidemia di COVID-19 negli USA.
5. Restano elevate le vendite di articoli di arredamento.
Poiché molti uffici chiudono e i dipendenti vengono incoraggiati a lavorare da casa, molti potrebbero pensare di adattare i loro spazi, installando articoli che permettano loro di lavorare in modo efficiente e confortevole. Negli USA, le vendite di articoli per il bricolage, il giardinaggio e i prodotti di arredamento per interni, che comprende articoli come arredamento per ufficio, lampade e tappeti, sono aumentate del 13% all’inizio di marzo e ancora dell’8% la scorsa settimana, rispetto a gennaio 2019.
Continueremo a monitorare gli effetti che il Coronavirus sta avendo sul comportamento dei consumatori per riferirveli. Rimanete in contatto e non trascurate la sicurezza.
1Fonte: Vendite e prenotazioni online, dati Criteo, T1 2019 e T1 2020. Almeno 5 attori retailer/travel al livello più granulare.
2Fonte: Sondaggio di Criteo sul Coronavirus, USA, marzo 2020, N=1,013.