Camicie, calzature, top, pantaloni e gonne e qualunque altra cosa: la categoria dell’abbigliamento comprende tantissimi prodotti da scegliere per il nostro look completo. L’aumento della concorrenza, la fast fashion e le label di vendita diretta al consumatore stanno complicando il gioco, ma l’opportunità creata rimane grande per i brand che sanno guardare lontano e che sono preparati ad approfittare dei trend.
La guida tascabile al marketing del settore dell’abbigliamento
Ecco perché abbiamo creato La guida tascabile al marketing del settore dell’abbigliamento. In questa breve guida interattiva, spieghiamo quanto vale questa opportunità, che cosa sta avvenendo nel mercato dell’abbigliamento e quali sono i principali trend da osservare.
Secondo Statista, il mercato mondiale dell’abbigliamento ha un valore di $1,39 trilioni e si prevede che cresca fino agli $1,65 trilioni nel 2020, Shopify afferma che si prevede che i ricavi globali nel settore della moda nell’ecommerce abbiano una crescita esponenziale: da $481 miliardi nel 2018 a $713 miliardi nel 2022. Eppure, proprio come in qualsiasi altra categoria retail, anche nel settore dell’abbigliamento c’è stato un enorme cambiamento per quanto riguarda il comportamento e le aspettative del consumatore, specialmente nel corso dell’ultimo decennio.
Volete saperne di più? Ecco tre dei punti fondamentali della guida:
1. Rivisita e rivedi la tua strategia sociale.
Instagram, YouTube e Facebook sono tutte piattaforme chiave per il settore dell’abbigliamento. Se non sei su questi network, inizia a creare una tua presenza il più presto possibile. Se sei già presente, poniti queste domande: Ti stai impegnando perché i tuoi consumatori ti vedano come un’azienda reale, onesta e umana? Stai agendo in modo trasparente riguardo ai tuoi prodotti e alla tua azienda? Stai creando un contenuto visuale altamente coinvolgente? È tutto facile da trovare, in modo che permetta ai follower di cercare e acquistare direttamente dal social network?
Anche aggiungere una campagna di social retargeting è un modo valido per creare connessioni multichannel con i consumatori. Quando lasciano il tuo sito, li puoi raggiungere su Facebook e Instagram, con annunci personalizzati in base all’engagement precedente e alle intenzioni di acquisto.
Criteo Dynamic Retargeting per Facebook e Instagram può aiutarti a raggiungere quegli obiettivi di performance che ancora non hai, offrendoti una conoscenza granulare del percorso Web e delle intenzioni di acquisto in tempo reale di ciascun consumatore, dal mobile e dall’in-app al desktop. Gli attuali clienti che utilizzano Criteo Dynamic Retargeting su Facebook e Instagram assistono a una media del 12% di incremento delle vendite in tutte le loro campagne di retargeting.
Anche il Video retargeting avrà una grande importanza, dato che ogni settimana la Gen Z da sola vede contenuti video in streaming per 23 ore.
2. Metti l’app nell’abbigliamento.
Il nostro report Global Commerce Review ha mostrato che in molte regioni del mondo, per i retailer che hanno una shopping app, il mobile oggi rappresenta il 65% delle transazioni online e la quota in-app di vendite continua a crescere. Ma questo non sorprende, dal momento che, in tutto il mondo, i tassi di conversione delle app sono 5 volte più alti di quelli su web mobile. In base agli attuali trend osservati nel 2018, prevediamo un costante incremento della quota mobile, specialmente della quota di transazioni su app, per quei retailer che ne possiedono una.
L’app mobile di Zara
È chiaro dunque che l’opportunità offerta dalle app è enorme. Ma secondo un report di Localytics, circa 1 persona su 4 abbandona le app dopo un solo utilizzo. Senza una strategia che coinvolga attivamente coloro che scaricano la tua app, l’utilizzo sulla base delle installazioni può calare rapidamente. Le app che non riescono a coinvolgere gli utenti e restano inutilizzate finiscono per essere eliminate, perdendo così l’opportunità di coinvolgere utenti ad alto valore aggiunto.
Per massimizzare il potenziale della tua app, prendi in considerazione l’app retargeting per richiamare clienti inattivi sul tuo sito, ma anche per mantenerne attivo l’utilizzo. Grazie a un costante apprendimento che deriva dai dati su 1,4 miliardi di consumatori ogni mese, Criteo App Retargeting è l’unica a utilizzare il machine learning per attrarre utenti con annunci dinamici su mobile, relativi ai prodotti del tuo intero catalogo, ottimizzati in tempo reale sull’intenzione di acquisto individuale e il contesto di navigazione.
3. Ottieni dati di cui hai bisogno per offrire esperienze personalizzate.
I Millennial e la Gen Z tendono maggiormente a ignorare gli annunci o a utilizzare un AdBlock, cosicché per raggiungerli è necessario seguire le modalità giuste. Ciò significa annunci altamente personalizzati, con la grafica giusta, al posto giusto e al momento giusto.
Questo livello di personalizzazione richiede un’enorme quantità di dati e una sofisticata intelligenza artificiale per analizzarli e per agire di conseguenza. Con Criteo Audience Match, puoi utilizzare i dati CRM per individuare e raggiungere le tue audience online con annunci dinamici. Criteo Audience Match lavora con Criteo Shopper Graph, la più grande e aperta raccolta di dati sui consumatori di tutto il mondo, che garantisce match rate leader sul mercato. Questo insieme di dati si basa sul Criteo Engine, che usa machine learning avanzato per analizzare insight su oltre 1,4 miliardi di consumatori attivi ogni mese e più di 615 miliardi di dollari di transazioni di ecommerce ogni anno.
Parafrasando, se è l’abito che fa l’uomo (o la donna), sono i dati che costituiscono il piano di marketing.
I brand di abbigliamento che vogliono restare nel settore fashion dovranno usare i dati per distinguersi. Con dati sufficienti e gli strumenti giusti, è possibile creare per ogni consumatore un’esperienza omnichannel personalizzata. E tornando ai vestiti, nient’altro si avvicina quanto l’abito fatto su misura per te. I consumatori di oggi e di domani hanno aspettative elevate: la personalizzazione sarà la chiave per soddisfarle, e per superarle.